Ecco l’articolo che ti darà le basi per iniziare ad allenarti praticamente sul solfeggio.
Quello che troverai qui è un approccio intuitivo ed immediato per iniziare a leggere la musica in chiave di violino e di basso.
Prima di addentrarci nella pratica vera e propria vediamo un po quali sono i presupposti:
-avere 10 minuti per capire come funziona il pentagramma musicale
-scaricarsi un app metronomo (gratuite su tutti gli store online)
Imparare a leggere su pentagramma è come imparare una nuova lingua.
L’approccio deve essere propositivo e paziente.
Il metronomo che si usava prima degli smartphone era un oggetto ormai obsoleto e noioso.
Oggi grazie alla tecnologia ne esistono veramente di svariati.
Scaricati quello che più ti piace perché lo utilizzerai per avere una guida ritmica.
Tutti i dettagli relativi all’utilizzo del metronomo te li spiego nel prossimo paragrafo.
Per quanto riguarda i dieci minuti sono un tempo minimo per capire e memorizzare poche ma importantissime nozioni che sono l’ ABC del linguaggio musicale relativo al pentagramma.
COME Allenarsi con il Solfeggio
Molti allievi quando iniziano con me sono ansiosi di capire come studiare il solfeggio e la loro paura è che si di una noia preistorica.
Nel mio metodo applico 3 criteri fondamentali:
- SOLFEGGIO PARLATO
- SOLFEGGIO CANTATO
- SOLFEGGIO RITMICO
Questi sono tre pilastri importantissimi che eseguiti in quest’ordine e sempre di più in funzione dello strumento che andremo a suonare, porteranno a risultati certi.
Con il passare del tempo, allenandosi e suonando, migliorando e salendo di livello, il focus si centra su esercizi di media/alta difficoltà che fanno parte del corso avanzato di solfeggio e sono dedicati a chi deve sostenere un esame o vuole perfezionarsi in ambito musicale.
Partiamo dal Solfeggio Ritmico.
Innanzitutto approfondiamo due importantissimi aspetti: dettato ritmico ed orecchio ritmico
Per quanto riguarda il metronomo una velocità comoda da cui partire è 60 ( che corrisponde a 60 battiti al minuto)
Se trovi difficoltà puoi partire anche da un battito di metronomo più lento mentre se vuoi migliorare aumenta gradualmente di 5 in 5.
Non avere fretta di fare gli esercizi sempre più veloce, se segui un allenamento costante neanche sentirai fatica.
Ricordati di impostare sull’applicazione del metronomo una sequenza di 4 battiti.
Alcune applicazioni permettono di utilizzare suoni diversi a seconda se la battuta è in 3, 4, 5 e così via.
Partendo da quella da 4 sarà molto più intuitivo.
Il dettato ritmico è utile per allenare l’orecchio ritmico quindi puoi capire da te la grande importanza di questo allenamento.
Ora veniamo al succo del discorso partendo dal solfeggio ritmico.
Il solfeggio ritmico è la lettura del valore delle note, perciò per ora non dovrai impararti a memoria i nomi delle note.
Guarda questo rigo di pentagramma musicale:
In questo esercizio abbiamo 4 tipologie di valori, in ordine di battuta, da sinistra a destra:
- 1 battito per nota
- 2 battiti per nota
- 4 battiti per nota
- 1 battito per 2 note
Cosa vuol dire battito?
Il battito è il tempo base che stabiliamo per avere un riferimento e lo utilizzeremo dando dei morbidi colpi sul torace con il palmo della mano aperto.
Ecco un audio di riferimento:
Il solfeggio parlato è il secondo livello di esercizi e qui entra in campo il mio metodo di SOLFEGGIO MUSICALE
Per avere comunque un’idea di come iniziare a leggere le note sul pentagramma ti spiegherò come interpretare il rigo musicale.
Innanzitutto è importante conoscere le chiavi musicali
Le chiavi musicali sono essenziali per interpretare il linguaggio muscale.
Infatti ogni strumento ha la sua chiave dedicata.
Di seguito vediamo come interpretare la chiave di violino e quella di basso.
La chiave di Violino.
La chiave di violino è detta anche chiave di sol perché ha il potere di dare il nome sol sul rigo dove è posta.
Per avere un’idea più chiara ecco il modello di riferimento che ti sarà utile per iniziare a leggere il nome delle note ed allenarti:
Questo modello puoi tenerlo con te le prime volte.
Mano a mano che migliori cerca di utilizzarlo sempre meno fino a non utilizzarlo più.
La chiave di Basso.
La chiave di basso è detta anche chiave di fa perché ha il potere di dare il nome fa sul rigo dove è posta.
Per avere un’idea più chiara ecco il modello di riferimento che ti sarà utile per iniziare a leggere il nome delle note ed allenarti:
Questo modello puoi tenerlo con te le prime volte.
Mano a mano che migliori cerca di utilizzarlo sempre meno fino a non utilizzarlo più.
QUANDO Allenarsi con il Solfeggio
E’ buono allenarsi nel solfeggio quando si ha la mente fresca perché in questa materia c’è un pò di matematica, un po di intuito, un po di coordinazione e soprattutto necessita tanta concentrazione se non si vuole perdere tempo.
Prima di suonare un brano è un’ottima soluzione leggerselo prima con il solfeggio ritmico, poi parlato e se si vuole perfezionare l’esecuzione anche cantato.
Come puoi notare avere un approccio moderno con tutto ciò che riguarda il solfeggio trasforma il modo di pensare le note.
Inoltre attualizzando questa materia diventa molto interessante e fa accrescere la tua curiosità.
E’ per questo motivo che ho deciso di prodigarmi a trasferire la mia passione in forma digitale, così che anche chi pensava che il solfeggio fosse noioso o inutile possa ricredersi e realizzare il suo sogno di leggere e soprattutto capire la Musica.
Mi ricordo che quando ho iniziato a studiarlo da piccolo in poco tempo trasformando lo studio in allenamento e gara con me stesso, mi sono ritrovato a divertirmi e creare io stesso esercizi per migliorare.
Ciò che deve essere il tuo GPS è dato dal tuo obbiettivo; solo quello puoi portarti dove veramente vuoi arrivare.
PERCHE’ Allenarsi con il Solfeggio
Alcuni allievi mi hanno chiesto:
“Maestro, ma perché bisogna studiare solfeggio se poi quando suono non posso fare i movimenti con le mani o parlare?”
La domanda è lecita ma ecco pronta la mia risposta:
“Tu quando parli dici l’alfabeto da capo in fondo per ogni frase o no?”
Ovviamente la risposta è no.
Ma che paragone è questo? Che c’entra?
C’entra eccome; noi impariamo a parlare da piccoli per imitazione.
Poi in prima elementare finalmente conosciamo a fondo l’alfabeto e tutto ciò che ad esso è collegato e cominciamo a formulare frasi di senso compiuto molto più articolate.
Il solfeggio è come imparare l’alfabeto della Musica, perciò più cose conosco e apprendo legate al solfeggio più accresco il mio potenziale musicale.
Giorno dopo giorno, seguendo un allenamento costante che ho costruito negli anni, si spiega il perché del solfeggio.
I migliori musicisti che conosco sono appassionati di solfeggio proprio perché sanno che il loro linguaggio musicale dipende fortemente da quanto sono allenati, non solo con il loro strumento ma con la loro mente.
QUANTO Allenarsi con il Solfeggio
Ecco qui un altro nodo molto intricato: Quanto tempo devo studiare?
Bhè il quanto è molto legato al come.
Se io studio per 3 ore solfeggio ma mi annoio non faccio altro che rovinarmi di stanchezza ed inutilità.
Diverso è se studio per 15 minuti, con intuitività che è il fondamento del mio metodo.
Allora diventa molto più fruttuoso il lavoro ed in meno tempo attivo parti molto ricettive del cervello.
Qui entra in campo l’apprendimento diretto che i nostri neuroni attivano quando si divertono.
Perché ai bambini da piccoli piace molto giocare?
Semplice!! Imparano molte più cose divertendosi, lo fanno con più piacere e la stanchezza tarda ad arrivare.
Crescendo disimpariamo a divertirci: niente di più sbagliato.
E’ arrivato il momento di risvegliare quella voglia e sete di conoscenza grazie all’applicazione del divertimento nell’allenamento.
2 commenti su “Solfeggio Esercizi: da Quali Esercizi partire e Come Farli.”
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A me mi piace la musica perché e come la magia